Val Kilmer: una leggenda di Hollywood che ci lascia
Gli esordi e l’ascesa al successo
Val Kilmer, nato il 31 dicembre 1959 a Los Angeles, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema. Fin da giovane, mostrò una passione straordinaria per la recitazione, tanto da essere ammesso alla prestigiosa Juilliard School, una delle istituzioni più rinomate al mondo per le arti performative.

La sua carriera cinematografica decollò negli anni ’80 con film come “Top Secret!” (1984), una commedia demenziale che dimostrò la sua versatilità attoriale. Tuttavia, fu con “Top Gun” (1986) che Kilmer divenne una star internazionale, interpretando il ruolo di Tom “Iceman” Kazansky accanto a Tom Cruise. Il suo personaggio, un pilota della Marina freddo e calcolatore, conquistò il pubblico e divenne iconico.
Il successo tra gli anni ’90 e 2000
Negli anni ’90, Val Kilmer consolidò la sua reputazione con una serie di ruoli memorabili. Nel 1991 interpretò Jim Morrison nel film biografico “The Doors”, ricevendo elogi per la sua impressionante somiglianza vocale e fisica con il leggendario cantante. Due anni dopo, vestì i panni di Doc Holliday in “Tombstone”, una performance considerata tra le migliori della sua carriera.
Successivamente, nel 1995, fu scelto per interpretare Batman in “Batman Forever”, succedendo a Michael Keaton. Sebbene il film fu un successo commerciale, Kilmer ebbe difficoltà nel lavorare con il regista Joel Schumacher e non riprese il ruolo nel sequel.
Tra gli altri film di rilievo della sua carriera si annoverano “Heat – La sfida” (1995) accanto a Robert De Niro e Al Pacino, “The Saint” (1997) e “Alexander” (2004), diretto da Oliver Stone.
La malattia e il ritorno sullo schermo
Nel 2014, Val Kilmer ricevette una diagnosi devastante: un cancro alla gola. La malattia lo costrinse a sottoporsi a diversi interventi chirurgici, tra cui due tracheotomie, che compromisero gravemente la sua capacità di parlare. Nonostante il dolore e le difficoltà, non abbandonò mai del tutto la sua carriera.
Nel 2021 uscì il documentario “Val”, un’opera autobiografica che raccontava la sua vita e la sua battaglia contro il cancro attraverso filmati personali raccolti nel corso degli anni. Questo film offriva un ritratto intimo di un attore tanto talentuoso quanto complesso.
Nel 2022, i fan lo accolsero con entusiasmo quando riprese il ruolo di Iceman in “Top Gun: Maverick”, nonostante le sue difficoltà vocali. Per facilitare la sua interpretazione, la produzione del film utilizzò tecnologie avanzate per ricreare la sua voce digitalmente, permettendogli di recitare in una scena toccante accanto a Tom Cruise.
La morte di una leggenda
Val Kilmer è morto il 1º aprile 2025 a Los Angeles, all’età di 65 anni. La causa ufficiale del decesso è stata una polmonite, complicazione derivata dalla sua lunga battaglia contro il cancro alla gola. Negli ultimi anni, le sue condizioni di salute si erano aggravate, costringendolo a ritirarsi progressivamente dalla vita pubblica.
L’eredità artistica e personale
Kilmer lascia dietro di sé un’eredità artistica straordinaria. Era noto non solo per la sua capacità di trasformarsi nei suoi personaggi, ma anche per la dedizione totale alla recitazione. La sua interpretazione di Jim Morrison in “The Doors” resta una delle migliori mai realizzate in un film biografico, mentre il suo Doc Holliday in “Tombstone” è considerato uno dei ritratti più iconici della storia del cinema western.
Oltre alla carriera cinematografica, Kilmer era anche un poeta e un artista visivo, appassionato di pittura e scrittura. Inoltre, la sua autobiografia “I’m Your Huckleberry”, pubblicata nel 2020, offre uno sguardo sincero sulla sua vita, tra successi e battaglie personali.
Lascia due figli, Mercedes e Jack, avuti dall’ex moglie Joanne Whalley. La sua scomparsa ha suscitato commozione nel mondo del cinema, con colleghi e fan che lo ricordano con affetto e ammirazione.
Un attore indimenticabile
Val Kilmer ha incarnato il vero spirito di Hollywood: talento, dedizione e passione. La sua carriera, segnata da interpretazioni memorabili e una forza straordinaria nel combattere la malattia, continuerà a ispirare generazioni di attori e spettatori. Anche se se ne è andato, il suo ricordo vivrà attraverso i suoi film, le sue parole e l’impatto che ha lasciato nel cuore di chi lo ha amato.
foto presa dal corriere della sera
