Il Silenzio sull’Eritrea:Perché Nessuno Parla della Dittatura Più Chiusa al Mondo
L’Eritrea è uno dei paesi più enigmatici e meno discussi nel panorama globale. Nonostante la sua posizione strategica nel Corno d’Africa e le sue risorse naturali, il paese è governato da uno dei regimi più repressivi e autoritari al mondo, ma raramente attira l’attenzione dei media internazionali. La dittatura di Isaias Afwerki, che regna dal 1993, ha mantenuto l’Eritrea in una sorta di isolamento politico ed economico, con gravi conseguenze per la popolazione. Ma perché c’è così tanto silenzio attorno a questo paese?

Un Regime Senza Libertà: La Natura della Dittatura Eritrea
L’Eritrea è uno stato totalitario sotto la leadership di Isaias Afwerki, che ha preso il potere al termine di una lunga guerra di indipendenza contro l’Etiopia. Dal 1993, quando il paese ha ottenuto l’indipendenza, il regime di Afwerki ha imposto un sistema politico privo di opposizione. Il paese non ha una costituzione e non si tengono elezioni. Inoltre, non esiste un vero e proprio sistema giudiziario indipendente. La libertà di espressione è fortemente limitata e i media indipendenti sono stati completamente soppressi.
La popolazione vive sotto un controllo militare costante, con il servizio militare obbligatorio che può durare anni, senza limiti di tempo. Le torture, le esecuzioni extragiudiziali e le sparizioni forzate sono pratiche comuni. Le voci di dissenso vengono sopresse brutalmente, e chiunque osi criticare il governo rischia pene severissime, che vanno dalla prigionia nelle temute prigioni segrete, alla morte.Il Silenzio sull’Eritrea
L’Isolamento Internazionale dell’Eritrea e le Cause del Silenzio
Nonostante le evidenti violazioni dei diritti umani, l’Eritrea ha ricevuto poca attenzione internazionale. Uno dei motivi principali di questo silenzio è la natura isolata del paese. Le comunicazioni con l’esterno sono fortemente limitate, e l’accesso per i giornalisti e le organizzazioni internazionali è estremamente difficoltoso. La mancanza di informazioni verificate ha contribuito a mantenere l’Eritrea fuori dai riflettori.Il Silenzio sull’Eritrea
Inoltre, la posizione geopolitica dell’Eritrea è complessa. Il paese confina con la Somalia, una regione instabile, e ha una lunga e difficile storia di conflitti con l’Etiopia. Questo ha portato a una sorta di “dimenticanza” da parte della comunità internazionale, che è più concentrata su conflitti più visibili e facilmente comprensibili. Le preoccupazioni politiche ed economiche di potenze come gli Stati Uniti e la Cina, e la lotta per l’influenza nella regione, oscurano spesso la situazione in Eritrea.
Il Ruolo delle Potenze Globali e la Questione dei Rifugiati Eritrei
Nonostante l’isolamento, l’Eritrea ha legami strategici con altre nazioni. Il paese ha ricevuto aiuti militari e diplomatici da varie potenze, e questo ha contribuito a mantenere il regime di Afwerki al potere. La comunità internazionale, pur denunciando periodicamente le violazioni dei diritti umani, non ha intrapreso azioni concrete per porre fine al regime autoritario. Anzi, alcuni paesi sembrano essere disposti a fare affari con l’Eritrea, mantenendo un atteggiamento di non-interferenza per motivi geopolitici.Il Silenzio sull’Eritrea
Inoltre, l’Eritrea è uno dei paesi con il tasso di rifugiati più alto del mondo. Milioni di eritrei sono fuggiti nel corso degli anni, cercando asilo in paesi vicini come il Sudan, o in Europa e negli Stati Uniti. Il flusso di rifugiati continua a crescere a causa della continua repressione politica, ma la comunità internazionale non sembra essere in grado di risolvere la crisi dei rifugiati eritrei. In molti casi, gli eritrei sono costretti ad affrontare condizioni disumane nei campi profughi o ad intraprendere pericolosi viaggi verso l’Europa, dove spesso subiscono abusi.Il Silenzio sull’Eritrea
Le Conseguenze per la Popolazione Eritrea e la Difficoltà di Cambiamento
La popolazione eritrea soffre sotto una repressione sistematica. Il sistema educativo e sanitario è insufficiente, e la povertà è diffusa. L’isolamento del paese ha impedito qualsiasi tipo di sviluppo sostenibile, e il popolo eritreo vive in condizioni di estrema difficoltà. La mancanza di opportunità economiche ha portato a un esodo massiccio, con la gioventù eritrea che tenta di fuggire in cerca di un futuro migliore.
Inoltre, il sistema militare obbligatorio ha portato a un trauma collettivo: milioni di eritrei sono stati costretti a combattere per anni, e molti sono stati separati dalle loro famiglie. La paura costante, la privazione delle libertà fondamentali e l’incertezza sul futuro rendono difficile per la popolazione trovare speranza in un cambiamento positivo.
Le Possibili Strade per una Soluzione: La Comunità Internazionale Può Fare di Più?
Il silenzio internazionale riguardo l’Eritrea è un fallimento della comunità globale. Mentre il mondo si concentra su crisi più visibili, come la guerra in Siria o le tensioni in Ucraina, l’Eritrea continua a vivere nell’ombra. Tuttavia, ci sono segnali di speranza. La pressione diplomatica, se esercitata in modo coerente, potrebbe portare a cambiamenti significativi. Organizzazioni per i diritti umani, attivisti e la diaspora eritrea stanno cercando di portare l’attenzione internazionale su questo paese dimenticato.
Per fare la differenza, le potenze globali devono smettere di ignorare l’Eritrea. Un impegno più serio nella promozione dei diritti umani e nella pressione diplomatica per l’apertura politica potrebbe segnare l’inizio di un cambiamento positivo. L’Eritrea ha bisogno di un futuro diverso, e solo con l’aiuto del mondo esterno questo può essere realizzato.
foto presa da: Contropiano
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