Papa Francesco è morto: il mondo in lutto per il pontefice della misericordia
Oggi, lunedì 21 aprile 2025, alle ore 11:35 circa, Papa Francesco si è spento all’età di 88 anni. Il Vaticano ha annunciato ufficialmente la sua morte con una nota breve ma intensa: “Il Santo Padre è tornato alla Casa del Padre”. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, suscitando commozione e dolore in milioni di fedeli.

Jorge Mario Bergoglio, primo papa sudamericano e gesuita nella storia della Chiesa, è morto dopo settimane di aggravamento del suo stato di salute. Negli ultimi mesi, infatti, aveva subito diversi ricoveri presso il Policlinico Gemelli di Roma, lottando contro una polmonite bilaterale che si era aggravata progressivamente.
Un papa fragile nel corpo, ma forte nello spirito
Già da tempo, il pontefice mostrava segnali di debolezza fisica. A febbraio, durante la celebrazione della Messa in San Pietro, aveva mostrato notevoli difficoltà respiratorie, tanto da costringerlo a interrompere la celebrazione in più occasioni. Tuttavia, non ha mai voluto rinunciare del tutto ai suoi impegni pubblici, dimostrando una tenacia straordinaria.
Il peggioramento improvviso delle ultime ore ha colto tutti di sorpresa. I medici del Vaticano hanno provato a stabilizzare le sue condizioni, ma non sono riusciti ad arrestare il collasso respiratorio che lo ha portato alla morte.
Nel frattempo, si è aperta la camera ardente all’interno della Basilica di San Pietro, dove migliaia di fedeli stanno affluendo per rendere omaggio a una figura che ha segnato un’epoca.
Le cause della morte: una lunga battaglia contro la malattia
Le cause principali del decesso risiedono in una polmonite bilaterale che, aggravata da problemi respiratori cronici, ha compromesso in modo irreversibile le sue condizioni. Fonti mediche vicine al Vaticano hanno confermato che negli ultimi giorni il Papa faticava a respirare anche con l’ausilio dell’ossigeno.
Inoltre, l’età avanzata e le patologie pregresse hanno reso impossibile qualsiasi tentativo di recupero. Nonostante l’assistenza continua, il suo corpo non ha più reagito.
Questo evento riporta l’attenzione anche sulla questione del ruolo del Papa emerito, sollevando interrogativi su chi guiderà ora la Chiesa. Già nelle prossime ore si prevede l’avvio dei preparativi per il conclave, che porterà all’elezione del nuovo pontefice.
Le reazioni da tutto il mondo
Appena divulgata la notizia, leader religiosi e politici di tutto il pianeta hanno espresso il proprio cordoglio. Il presidente italiano ha parlato di “una figura spirituale capace di toccare le coscienze del mondo”. Simili parole sono arrivate anche dal presidente argentino, suo connazionale, che ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
Non sono mancati i messaggi da altre confessioni religiose. Il Dalai Lama ha inviato un messaggio personale alla Curia vaticana, definendo Papa Francesco “un ponte tra i popoli e le fedi”.
Il pontificato: dieci anni di rivoluzioni e dialogo
Papa Francesco è salito al soglio pontificio nel marzo 2013, succedendo a Benedetto XVI dopo la sua storica rinuncia. Il suo pontificato è stato fin da subito rivoluzionario. Ha rifiutato i simboli del potere, ha scelto una vita sobria e ha parlato con franchezza ai potenti della Terra.
Nel corso degli anni ha riformato profondamente la Curia romana, puntando alla trasparenza finanziaria e alla decentralizzazione del potere. Ha affrontato temi delicatissimi: ha aperto al riconoscimento delle unioni civili, ha mostrato una nuova apertura verso le persone LGBTQ+ e ha proposto un ripensamento sul celibato sacerdotale.
Ha portato avanti battaglie ambientali con grande determinazione, come dimostra l’enciclica Laudato si’, in cui ha chiesto un’azione urgente per contrastare i cambiamenti climatici.
Un’eredità che va oltre la religione
La sua eredità spirituale è immensa. Papa Francesco ha rappresentato un’idea di Chiesa aperta, inclusiva, accogliente. Ha dato voce ai poveri, agli esclusi, agli emarginati. Ha parlato con forza di pace, giustizia e fratellanza universale.
Il suo approccio umano e diretto ha conquistato anche chi non apparteneva alla fede cattolica. In molti lo ricorderanno come il Papa del dialogo, della compassione e della speranza.
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fo